La Via Appia è candidata a diventare Patrimonio dell’Unesco: la bellissima notizia arriva dal Ministero della Cultura.

Con circa 900 km di tracciato, la Via Appia è candidata a diventare Patrimonio dell’Unesco. L’annuncio è stato dato dal Ministero della Cultura che, valutata l’importanza storico-artistica dell’antica strada consolare, si impegna nella promozione e nella valorizzazione del sito di interesse.

Via Appia candidata a diventare Patrimonio dell’Unesco

La bellissima Via Appia è candidata a diventare Patrimonio dell’Unesco. L’annuncio arriva dal Ministero della Cultura, che sottolinea l’importanza storico-artistica dell’antica “strada consolare, circa 900 km di tracciato da Roma a Brindisi inclusa la variante traianea“. Il Protocollo d’intesa, firmato alle Terme di Diocleziano di Roma, propone la candidatura del sito Via Appia. Regina Viarum perché “rappresenta non solo il prototipo del sistema viario romano, ma è anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell’Oriente e dell’Africa“.

Questo importante progetto non coinvolge soltanto la Regione Lazio, ma anche la Campania, la Basilicata e la Puglia. A promuovere la candidatura sono stati gli uffici di 12 tra province e città metropolitane, 73 comuni, 15 parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere. Il ministero, dal canto suo, si sta occupando della restaurazione dei principali edifici di interesse che si trovano lungo la Via Appia. In questo modo, si punterà anche alla “crescita sociale ed economica di molte delle zone coinvolte che, spesso, sono aree interne e quindi fuori dai grandi circuiti turistici“.

Via Appia Patrimonio dell’Unesco: quando si saprà il verdetto?

La Via Appia è un esempio della grandezza romana, la prima via pubblica e il prototipo, anche dal punto di vista tecnico, di altre strade che hanno poi costruito i romani. Ma è anche molto di più, era un crocevia culturale, parte del sistema culturale e sociale del mondo romano: questa era forse la sua importanza principale e questo sarà l’aspetto sul quale puntiamo. Il ministero ha già investito 19 milioni di euro in restauri, conservazione e per la preparazione del fascicolo. Speriamo di farcela. Quando gli italiani giocano uniti, nessun risultato è impossibile“, ha dichiarato sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi. Il prossimo 20 gennaio 2023, il Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco dovrà valutare la candidatura e inviare la documentazione a Parigi per il ‘verdetto’.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2023


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